Savona. Tenuto conto del pianificato aumento della produzione di coke (questo mese +5%) e dell’arrivo di navi di taglia più grande (a febbraio 2018 è attesa una nave da 70 mila tonnellate), il Terminal alti fondali Savona ha acquisito la possibilità di un nuovo deposito doganale, situato a Cairo Montenotte, per le rinfuse di Italiana Coke, dove l’azienda potrà tenere il carbone allo stato “estero” e, se necessario, posticiparne l’importazione.

Attivato da Tafs in primo luogo per il principale cliente, Italiana Coke, il progetto, durante il primo semestre del 2018, verrà esteso a nuove aree del parco di stoccaggio, permettendo anche agli altri operatori economici, che sbarcano le rinfuse nel terminal di Savona e depositano le merci a Cairo Montenotte, di posticipare il pagamento degli oneri doganali e dell’IVA.

“Italiana Coke e Tafs colgono i frutti di un’azione commerciale iniziata mesi fa, tesa ad allargare la clientela ed aumentare i servizi offerti – ha commentato l’amministratore delegato delle due aziende, Paolo Cervetti -. Sono certo che tale strada potrà essere di grande interesse anche per gli altri clienti di Tafs, per il sistema portuale Genova/Savona e per il sistema industriale italiano nel suo complesso.”

Il progetto, sviluppato nell’ambito della partnership con il Gruppo Cosulich e con Navalia, é stato reso possibile dalla collaborazione con la Agenzia delle Dogane di Savona, che si è dimostrata all’avanguardia su temi di grande rilievo per la portualità italiana.

 

 

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